ANPICOF ITALIA ha adottato un proprio Codice di Condotta, un codice di comportamento a cui il professionista associato deve attenersi per l'esercizio della sua professione. Il non rispetto delle norme riportate nel codice può far incorrere l'associato a sanzioni disciplinari da parte dell'Associazione.

 


C O D I C E   DI   C O N D O T T A

 Versione n. 1 del 14/06/2018


 

 AMBITO DI APPLICAZIONE

 

0.1 Definizione

Il codice di condotta si propone come guida contenente l’insieme di principi e regole che orientano l’Associato   nell’esercizio della professione e come riferimento qualitativo per i beneficiari dei servizi erogati.

Gli iscritti al Repertorio di ANPICOF ITALIA sono tenuti a conformare la propria condotta ai doveri contenuti nel Codice al fine di tutelare la professionalità ed il rispetto della normativa vigente.

Il codice di condotta promuove la qualità dei servizi formativi e aumenta il senso di appartenenza alla comunità professionale dei Formatori.

 

0.2 Sanzioni disciplinari

L’inosservanza del codice di condotta e ogni azione o omissione che siano lesive della onorabilità e della “immagine” dell'Associazione sono sanzionabili dal Consiglio Direttivo Nazionale in modo proporzionale alla gravità degli atti.

Il Consiglio Direttivo Nazionale è l’Organo deputato a valutare l’ammissione e la permanenza dei Soci in seno all’Associazione, sentito il parere della Commissione Tecnica Nazionale di Valutazione.

 

PRINCIPI GENERALI

 

1.1 Libertà

L’esercizio della professione è libero e l’Associato deve attenersi alle conoscenze sulla materia oggetto della professione, ispirandosi nel suo esercizio ai valori etici della libertà e dignità della persona.

 

1.2 Indipendenza

L’Associato presta servizi formativi a beneficio di persone, imprese o organizzazioni rispondendo ai loro bisogni di sviluppo personale e professionale. Egli deve contemperare le esigenze di tutti coloro che beneficiano dei suoi servizi (utente, committente, ente finanziatore).

Deve evitare qualsiasi forma di collusione che avvantaggi una parte a discapito dell’altra, nonché di manipolazione e strumentalizzazione ai propri fini.

 

1.3 Equità

L’Associato impronta il suo lavoro all’equità, al contrasto dell’ingiustizia sociale e di ogni forma di discriminazione.

Inoltre, conduce la sua attività nel pieno rispetto di tutti senza alcuna distinzione di età, sesso, etnia, abilità fisiche, religione, nazionalità, condizione sociale, ideologia o ogni altro aspetto della diversità.

L’Associato si impegna, nei limiti della sua professione, a garantire a tutti i cittadini pari opportunità e qualità dei servizi.

 

1.4 Legalità

L’Associato deve avere familiarità con le leggi ed i regolamenti che regolano il suo lavoro e si impegna ad esercitare la professione in conformità con esse.

 

1.5 Competenza professionale

L’Associato agisce secondo il principio dell’efficacia dei servizi prestati, nel rispetto delle logiche, della cultura e degli obiettivi di chi beneficia dei suoi servizi, tenendo conto dell’uso appropriato delle risorse a disposizione.

Egli garantisce impegno e competenza adeguata alla realizzazione dei servizi profusi, rifiutando incarichi che non sia in grado di realizzare.

 

1.6 Aggiornamento continuo

La formazione dell’Associato è valore costitutivo della professionalità.

Egli ha il dovere di aggiornarsi periodicamente sulla materia oggetto della propria attività professionale, ed in modo particolare è invitato a ricercare formazione tecnico-scientifica, etico-deontologica e gestionale-relazionale per garantire sviluppo ed aggiornamento delle proprie capacità.

 

1.7 Correttezza

L’Associato agisce professionalmente in base ai principi di correttezza, lealtà, trasparenza, onestà.

Costruisce la fiducia di coloro con cui intrattiene rapporti professionali attraverso l’integrità dei suoi comportamenti.

Non fa promesse che non può mantenere e si impegna ad assicurare che i clienti abbiano fiducia nella parola data. Presenta in modo veritiero il proprio profilo professionale e le proprie esperienze.

Il suo comportamento non deve essere subordinato ad accordi economici o di altra natura che portino profitto indebito per sé e per altri.

L’Associato non deve abusare del suo status professionale e se ricopre cariche pubbliche (a tutti i livelli), non se ne avvale per ottenere vantaggi professionali diretti e/o indiretti.

 

1.8 Riservatezza

L’Associato non divulga le informazioni di carattere riservato cui ha avuto accesso nell’esercizio della sua professione, riguardanti il committente, gli utenti, i collaboratori e qualunque altro soggetto conosciuto in ragione del rapporto professionale.

Il rispetto dei dati personali deve essere garantito in ogni occasione.

L’Associato deve raccogliere, utilizzare, archiviare, gestire e comunicare dati personali nel rispetto delle vigenti norme applicabili.

  

RAPPORTI CON L’ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE

 

2.1 Rapporti con l'Associazione

L’Associato è tenuto a prestare la massima collaborazione e disponibilità nei rapporti con l'Associazione

 

2.2 Obblighi di comunicazione

L’Associato deve comunicare i titoli e le qualificazioni conseguite utili alla corretta tenuta del Repertorio ANPICOF ITALIA nonché, in modo tempestivo, ogni variazione dei dati anagrafici e dell’attività professionale.

E’ tenuto altresì a segnalare eventuali infrazioni al codice di condotta ed eventuali procedimenti penali legati all’esercizio dell’attività.

La mancata collaborazione e disponibilità dell’Associato costituisce elemento di valutazione a fini disciplinari.

  

RAPPORTI CON GLI UTENTI

 

3.1 Etica relazione durante il servizio prestato

L’Associato tutela il diritto di ogni individuo di accrescere le proprie competenze e di servirsi delle prestazioni offerte agli utenti come professionista capace, leale e preparato.

Egli instaura una relazione di servizio con gli utenti basata su rispetto, etica collaborazione e disponibilità tra Associato   e utente e tra gli utenti.

E’ dovere dell’Associato assumere come base del proprio operato le esigenze e le caratteristiche degli utenti e adoperarsi per garantire le più idonee condizioni per l’erogazione del servizio.

 

3.2 Informazione

L’Associato deve fornire all’utente complete informazioni circa finalità, caratteristiche e modalità del servizio che lo vede coinvolto, adottando modalità di comunicazione adeguate rispetto alle caratteristiche dell’utente per favorirne l’effettiva partecipazione e l’adesione alle proposte di servizio.

 

3.3 Feed-back

L’Associato riporta al committente le osservazioni degli utenti in forma collegiale e anonima e mantiene il segreto professionale sulle informazioni confidenziali eventualmente ricevute.

 

3.4 Salute e Sicurezza

L’Associato riferisce prontamente su condizioni di pericolo e/o condizioni inaccettabili per la salute e la sicurezza in cui dovessero trovarsi gli utenti coinvolti nel servizio, in modo che i rischi siano ridotti al minimo e che comunque possano essere prese le necessarie azioni correttive.

 

RAPPORTI CON I COMMITTENTI

 

4.1 Affidabilità

L’Associato si impegna a realizzare le prestazioni concordate con il committente nei tempi, nei modi e con le specifiche di qualità definite.

Eventuali modifiche devono essere sempre concordate con il committente.

 

4.2 Trasparenza

L’Associato documenta il proprio lavoro e fornisce al committente tutte le informazioni richieste circa il servizio erogato.

Nel rapporto con l’eventuale ente finanziatore, sponsor o partner per conto del committente, l’Associato coopera pienamente secondo le norme di riferimento con trasparenza e correttezza, tenendo conto delle indicazioni del committente.

 

4.3 Utilizzo dei beni del committente

Quando l’Associato opera presso il committente, ha cura dell’ambiente in cui lavora, delle strutture e delle strumentazioni messe a disposizione, dei sistemi informativi, delle attrezzature e degli altri beni che utilizza.

I beni del committente devono essere utilizzati solo per scopi legati alla prestazione professionale concordata, se non diversamente definito con il committente.

 

4.4 Miglioramento continuo

L’Associato promuove il miglioramento dell’Ente a cui è associato o dell’Organizzazione per la quale lavora tramite i servizi che fornisce, suggerendo azioni preventive e correttive.

Si impegna al miglioramento continuo delle proprie prestazioni ed a tal fine collabora al monitoraggio ed alla valutazione delle stesse.

 

4.5 Concorrenza

L’Associato concorre lealmente ed in modo indipendente in ogni mercato. Non sottoscrive accordi formali o d’altro genere con competitors per fissare o definire prezzi o per suddividere mercati, territori e/o clienti.

In caso di prestazioni professionali per più committenti tra loro in concorrenza, l’Associato informa i committenti in causa chiedendo il nulla osta preventivo all’accettazione dell’incarico di servizio.

 

4.6 Citazioni

L’Associato utilizza il know-how formalizzato dal committente solo previo consenso e citando sempre la fonte.

Egli rispetta la proprietà materiale e intellettuale di progetti, prodotti e materiali didattici facendone riproduzioni e diffusione solo se preventivamente autorizzato.

 

4.7 Utilizzo dei prodotti dell’Associato

L’Associato tutela se stesso e la categoria professionale informando il committente sul divieto di duplicare progetti, prodotti e materiali didattici senza preventivo ed esplicito accordo.

 

4.8 Compenso – rimborso spese

Nell’esercizio professionale, fermo restando il principio dell’intesa diretta tra l’Associato ed il committente, l’eventuale compenso – rimborso spese per la prestazione eseguita deve essere commisurato alle responsabilità, difficoltà, complessità e qualità del servizio erogato, tenendo conto delle competenze e dei mezzi impiegati.

L’Associato non deve proporre, accettare o sollecitare forme di compenso, di qualsiasi natura, volte ad influenzare l’assegnazione dell’incarico professionale e/o le modalità della prestazione.

L’Associato può in particolari circostanze prestare gratuitamente la propria opera, a meno che ciò non si configuri come concorrenza sleale o illecito accaparramento di clientela.

  

RAPPORTI CON I COLLEGHI ED I COLLABORATORI

 

5.1 Rispetto reciproco

Il rapporto tra Associati deve ispirarsi ai principi di rispetto reciproco, di collaborazione e disponibilità.

Quando impegnati in progetti comuni, gli Associati scambiano le informazioni possedute e coordinano il proprio operato con quello degli altri.

 

5.2 Riconoscimento dei contributi intellettuali

L’Associato che nello svolgimento della sua attività utilizzi pubblicamente contributi dei colleghi, deve citarne la fonte e rispettarne la proprietà intellettuale.